1:Breve storia del caffè.
Il caffè è una delle bevande più antiche e più apprezzate della storia. Le più antiche testimonianze affermano che il caffè si sia sviluppato per la prima volta nell'Africa Settentrionale, più precisamente in Etiopia, in un epoca sconosciuta. Successivamente, grazie all'ampliamento e all'accrescimento dei sistemi di trasporto, si è sviluppato anche in Europa, Asia ed America, per poi, infine, conquistare tutto il mondo.
2: Tipi di caffè più comuni.
Le specie di caffè principali sono essenzialmente quattro e si suddividono in: Arabica, Robusta, Liberica ed Excelsa. La prima è originaria dell'Africa Sud-Orientale e presenta una quantità i caffeina ben minore rispetto alle altre tipologie più comuni. La seconda proviene principalmente dall'Africa tropicale ed è piuttosto recente rispetto alle altre tipologie, infatti, la sua coltivazione nasce solo nel 1800. La terza è originaria della Liberia (da cui deriva il nome) e, tra le specie principali, risulta, comunque, quella meno diffusa. Infine, l'ultima, è stata scoperta nel XIX secolo, anche se molti studiosi ritengono che sia solo un varietà della Liberica.
3: Tipi di caffè meno comuni.
Tra le specie di caffè meno utilizzate, ma comunque ugualmente pregiate, spiccano, tra le tante, la Stenophylla, la Mauritana e la Racemosa. La Stenophylla proviene dalla zona occidentale dell'Africa; riesce a sopravvivere in luoghi aridi e privi di umidità, conservando un'aroma leggero, paragonabile a quello del tè. La Mauritiana è originaria dell'Isola Maurizio, da cui prende il nome; anche questa è una varietà di caffè piuttosto recente. Per concludere, la Racemosa predilige gli ambienti secchi ed è originaria del Mozambico.
4: Curiosità sul caffè.
Riguardo il caffè sono presenti diversi miti e leggende. Una di queste leggende riguarda proprio la sua scoperta. Si racconta che un pastore etiope un giorno portò a pascolare le proprie pecore nei pressi di una zona popolata da una pianta fino ad allora sconosciute. Le pecore si nutrirono di questa pianta e, giunta la notte, iniziarono a vagare per i campi con forte vitalità ed energia. Dopo questo episodio, il pastore iniziò a tostarne i semi, creando, così, il caffè.
Il caffè è una delle bevande più antiche e più apprezzate della storia. Le più antiche testimonianze affermano che il caffè si sia sviluppato per la prima volta nell'Africa Settentrionale, più precisamente in Etiopia, in un epoca sconosciuta. Successivamente, grazie all'ampliamento e all'accrescimento dei sistemi di trasporto, si è sviluppato anche in Europa, Asia ed America, per poi, infine, conquistare tutto il mondo.
2: Tipi di caffè più comuni.
Le specie di caffè principali sono essenzialmente quattro e si suddividono in: Arabica, Robusta, Liberica ed Excelsa. La prima è originaria dell'Africa Sud-Orientale e presenta una quantità i caffeina ben minore rispetto alle altre tipologie più comuni. La seconda proviene principalmente dall'Africa tropicale ed è piuttosto recente rispetto alle altre tipologie, infatti, la sua coltivazione nasce solo nel 1800. La terza è originaria della Liberia (da cui deriva il nome) e, tra le specie principali, risulta, comunque, quella meno diffusa. Infine, l'ultima, è stata scoperta nel XIX secolo, anche se molti studiosi ritengono che sia solo un varietà della Liberica.
3: Tipi di caffè meno comuni.
Tra le specie di caffè meno utilizzate, ma comunque ugualmente pregiate, spiccano, tra le tante, la Stenophylla, la Mauritana e la Racemosa. La Stenophylla proviene dalla zona occidentale dell'Africa; riesce a sopravvivere in luoghi aridi e privi di umidità, conservando un'aroma leggero, paragonabile a quello del tè. La Mauritiana è originaria dell'Isola Maurizio, da cui prende il nome; anche questa è una varietà di caffè piuttosto recente. Per concludere, la Racemosa predilige gli ambienti secchi ed è originaria del Mozambico.
4: Curiosità sul caffè.
Riguardo il caffè sono presenti diversi miti e leggende. Una di queste leggende riguarda proprio la sua scoperta. Si racconta che un pastore etiope un giorno portò a pascolare le proprie pecore nei pressi di una zona popolata da una pianta fino ad allora sconosciute. Le pecore si nutrirono di questa pianta e, giunta la notte, iniziarono a vagare per i campi con forte vitalità ed energia. Dopo questo episodio, il pastore iniziò a tostarne i semi, creando, così, il caffè.